Quando un sogno elettrico incontra la leggenda: la Skoda che vorremmo tutti nel garage

Skoda ha svelato la 110 R concept, una coupé elettrica a trazione posteriore che fa battere il cuore. Un tributo visionario alla mitica 110 R Coupé, reinterpretata con la potenza di un motore elettrico montato al retrotreno. Il problema? Esiste solo nel mondo virtuale. E noi la vorremmo già sulla strada.

L’arte perduta di far rivivere le leggende: perché Skoda ci riesce così bene

Perché non lo fanno tutte le case automobilistiche? Me lo chiedo ogni volta che Skoda riporta in vita un pezzo di storia su quattro ruote. Il marchio ceco del Gruppo Volkswagen ha un talento speciale nel trasfigurare le proprie icone del passato, e l’ultima creazione ne è la prova lampante: il concept virtuale della 110 R.

Quando costava quanto 40 stipendi

L’originale, mostrata nell’immagine qui sotto, fece il suo debutto nel 1970 con un cartellino da capogiro: 78.000 corone, l’equivalente di 40 mesi di salario. Eppure fu un trionfo commerciale, con oltre 57.000 esemplari venduti in un decennio di produzione conclusosi nel dicembre 1980. Oggi, nel 2025, quella coupé a trazione posteriore torna a vivere, anche se per ora solo attraverso pixel e rendering. Il caratteristico quattro cilindri 1.1 posteriore ha ceduto il posto a un cuore elettrico, ma l’anima sportiva rimane intatta.

Modernità senza nostalgia

Richard Švec, il designer dietro il progetto, ha scelto una strada coraggiosa: niente revival nostalgico, ma una reinterpretazione totale attraverso il linguaggio “Modern Solid” di Skoda. Fari e fanali che si aprono come ali, cerchi dal design aerodinamico estremo: questa coupé non guarda al passato, lo proietta nel futuro. Il risultato? Un’auto che di classico conserva solo lo spirito ribelle.

 

Design senza compromessi: quando meno è decisamente più

La fascia nera che attraversa il frontale non è un vezzo estetico: nasconde i sensori necessari, mantenendo la purezza delle linee. Le telecamere sostituiscono gli specchietti tradizionali, le maniglie delle porte scompaiono nel nulla: il profilo diventa una superficie continua, quasi scultorea. Un tocco di genio? Le prese d’aria funzionali sotto i finestrini posteriori, un chiaro richiamo alle aperture del motore dell’auto anni ’70. Sul posteriore, la scritta vintage “S 110 R” chiude il cerchio tra passato e futuro.

Questo ultimo capitolo della serie “Icons Get a Makeover” di Skoda è un manifesto del design essenziale. Le specifiche tecniche restano un mistero, ma è facile immaginare l’obiettivo del designer: mantenere la 110 R leggera come una piuma, proprio come il suo antenato da appena 880 chilogrammi.

Quando “sportiva” era una questione di spirito, non di cronometro

Più di mezzo secolo fa, la Skoda 110 R Coupé non faceva tremare i cronometri. Nemmeno per gli standard dell’epoca: 19 secondi per passare da 0 a 100 km/h, spinta da un motore da 52 CV che scaricava la potenza attraverso un cambio manuale a quattro rapporti montato davanti all’asse posteriore. La distribuzione dei pesi era 43:57, e l’auto vantava una doppia anima pratica: un vano di carico sotto il cofano anteriore e un altro dietro i sedili posteriori. Non era veloce, ma aveva carattere da vendere.

La dura realtà: quando i sogni si scontrano con i fogli di calcolo

Portare una coupé come questa sul mercato nel 2025 sarebbe una battaglia persa in partenza per Skoda. I numeri parlano chiaro: il segmento delle coupé si sta restringendo come pelle di zigrino, e aggiungere una propulsione completamente elettrica non migliorerebbe certo le vendite. Ma c’è un ostacolo ancora più grande: Skoda, per quanto amata, non ha il DNA sportivo né il prestigio necessario per attirare abbastanza appassionati disposti a investire in una coupé a batterie.

Chi può permettersi di sognare (e costruirlo davvero)

Il testimone passa ai marchi premium del Gruppo. Audi, con il suo Concept A, e Porsche, con la nuova generazione di Boxster e Cayman, hanno carte ben diverse da giocare per presidiare questa nicchia. La futura 718 manterrà ancora i motori termici, mentre la sportiva in salsa TT di Audi sarà esclusivamente elettrica. E se il Gruppo Volkswagen dovesse mai azzardare una sportiva più accessibile? Porterebbe sicuramente il logo Volkswagen. Vi ricordate la BlueSport, quel progetto meraviglioso che non ha mai visto la luce di produzione? Ecco, la storia rischia di ripetersi.

credits: motor1.com

30 Settembre 2025

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